A richly decorated building with a domed ceiling and several little towers, in Venice, Italy
Storia

La mostra del cinema di Venezia nei filmati dell’Archivio Luce

Le origini del più antico festival del cinema del mondo

di
Massimo Canario (si apre in una nuova finestra) (Istituto Luce)

Con la Berlinale e il festival di Cannes, la Mostra del cinema di Venezia è uno dei concorsi cinematografici più importanti del vecchio continente e certamente il più antico.

La cinematografia per il regime fascista ha sempre rappresentato uno dei punti fondamentali per il suo progetto di indottrinamento e propaganda.

Ideata e fortemente voluta dal conte Giuseppe Volpi di Misurata, la Mostra del cinema di Venezia vede il suo esordio nel 1932. La seconda edizione è invece del 1934. Entrambe le edizioni sono dirette da Luciano De Feo, già direttore generale dell’Istituto Luce dal 1924 al 1928.

Nel 1935, alla terza edizione della kermesse lagunare. viene assegnata la Coppa Mussolini, l’equivalente dell’attuale Leone d’Oro, a ‘Casta Diva’ come miglior film italiano e a ‘Anna Karenina’ come miglior film straniero.

Due anni dopo a essere premiato sarà il kolossal ‘Scipione l'Africano’, molto seguito nella sua realizzazione dai cinegiornali Luce. Sempre l'edizione del 1937 vedrà la vittoria come straniero di un film non tedesco, Un carnet de bal. Dal 1938, anno in cui viene premiata Leni Riefenstahl per Olympia, saranno solo lavori degli alleati ad assicurarsi la Coppa Mussolini.

Nel 1942, in piena guerra, si tiene l'ultima edizione dell'era fascista: a vincere saranno Bengasi di Augusto Genina e Il grande re di Veit Harlan. Tra gli ospiti d'onore il ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels.

Il dopoguerra e la rinascita del cinema italiano

Finita la guerra la voglia di tornare a vivere prorompe. Già nel 1946 Venezia riapre battenti. Nel 1947, Giulio Andreotti introduce la Mostra annunciando il ritorno di Cinecittà alla sua destinazione naturale, dopo la guerra era diventata un campo profughi, ed espone gli impegni del governo sulle prospettive della cinematografia italiana.

Da allora i cinegiornali seguono con molta attenzione la kermesse veneziana. Per fare solo un esempio, La Settimana Incom, uscita dal 1946 al 1965, dedica all'evento ben 67 servizi, tra i quali diversi numeri unici.

Nel 1948 arriva al Festival lo scià di Persia Reza Pahlavi e Roberto Rossellini presenta il film "Amore" al cui soggetto ha partecipato Jean Cocteau, anch'egli ospite della manifestazione.

Nel 1949 viene assegnato il primo Leone d’oro della kermesse lagunare. Se lo aggiudica Henri-Georges Clouzot con Manon.

La Mostra diventa sempre più un evento mondano. Nel corso degli anni ci passano attori e registi che hanno fatto la storia del cinema, italiani e internazionali: nel 1950 incontriamo Vittorio De Sica, Anna Maria Pietrangeli, mentre l’edizione del 1951 vede la presenza di ospiti inaspettati, come Winston Churchill.

Nel 1955 l’ospite d’onore è sicuramente Olivia de Havilland. Ma insieme approdano sulla laguna Linda Christian, Sophia Loren, Alberto Sordi, lo scrittore Edmund Purdom e l’ambasciatrice statunitense in Italia Clare Luce Boothe.

Nel 1958 il Leone d’oro viene assegnato al film ‘L’uomo del risciò’ del regista giapponese Hiroshi Inagaki, mentre Sophia Loren vince la coppa Volpi come migliore interprete femminile.

Gli anni Sessanta si aprono con una con una forte polemica: al favoritissimo Luchino Visconti, che presenta a Venezia il suo capolavoro, ‘Rocco e i suoi fratelli’, viene preferito il film ‘Il passaggio del Reno’ del regista francese André Cayatte.

Nel 1968 la contestazione approda anche in laguna con una richieste di alcuni cineasti di autogestire il festival in nome della cultura.

Se nel 1960 Visconti non aveva ricevuto il Leone, il decennio si chiude con il trionfo di Federico Fellini che presenta Satyricon.

La televisione prende il posto dei cinegironali

L’ultimo servizio che si occupa della Mostra, presente nell’archivio Luce, è un Panorama Cinematografico del 1971, dove vengono presentati anche in questa occasione ospiti straordinari: da John Ford a Vittorio De Sica, da Luchino Visconti a Gina Lollobrigida. Ma i toni appaiono vecchi e anche le battute stantie e poco divertenti.

Oramai la televisione con i suoi collegamenti in diretta e i suoi aggiornamenti continui ha finito per togliere pubblico ai cinegiornali, e questo vale sia in generale che per gli avvenimenti mondani in particolare. Dagli anni ‘70 in avanti sarà la televisione a portare nella case degli italiani le star della Mostra del Cinema di Venezia.


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