Illustrazione di William Shakespeare che recita la sua opera teatrale Amleto alla sua famiglia. Sua moglie, Anne Hathaway, è seduta sulla sedia a destra; suo figlio Hamnet è dietro di lui a sinistra; le sue due figlie Susanna e Giuditta sono alla sua destra e alla sua sinistra.
Storia

Il sogno di Judith Shakespeare

La teoria in ‘A Room of One’s Own’ di Virginia Woolf

Che cosa sarebbe successo se Shakespeare avesse avuto una sorella tanto talentuosa e appassionata quanto lui?

di
Susanna Capannini (si apre in una nuova finestra) (PHOTOCONSORTIUM)

E se l’unica differenza tra Shakespeare e sua sorella fosse stata che lei era una donna? Vediamo come un personaggio inventato abbia aiutato a mettere in luce l’oppressione sistematica delle donne nell’ambito letterario.

Virginia Woolf si fece (e fece ai suoi lettori) la stessa domanda, creando la ‘Shakespeare’s Sister Theory’ nel suo famoso saggio Una Stanza Tutta per Sé pubblicato nel 1929.

A solitary woman in a sparsely furnished room. The light comes from the side, and the figure has her back to the viewer.

in Una Stanza Tutta per Sé, Woolf si occupa di come le scrittrici donne venivano percepite nella sua epoca (e in quelle successive) attraverso una descrizione della cosiddetta “donna nuova”.

La New Woman in opposizione alla Moralità Vittoriana

Con l’inizio del 20esimo secolo e lo sconvolgimento che la Prima Guerra Mondiale aveva procurato all’Europa, tutto ciò che era dato per scontato come vero e indiscusso sulla vita e la società venne messo in discussione. Questo cambiamento nel modo di pensare (che avrebbe preso il nome di Era Modernista) riguardò l’intera società e cambiò radicalmente la prospettiva che le persone (soprattutto ma non limitandosi a intellettuali, scrittori e filosofi) avevano del loro mondo e della società. Il “Great Shift” contribuì alla graduale caduta dei valori vittoriani in un mondo che si stava evolvendo vertiginosamente sia in ambito tecnologico, ideologico e economico.

Il ruolo della donna fu la parte sociale che cambiò più velocemente e più drasticamente, evolvendosi da una concezione idealizzata della donna come ”Angelo del Focolare”, come espresso dal poeta inglese Coventry Patmore nella sua poesia “Angel in the House”, a quella della “New Woman”.

una giovane donna che ripara parti di una bicicletta mentre altri tre la guardano e la aiutano
un autoritratto a figura intera di lei seduta davanti al camino, rivolta a sinistra, con una sigaretta in una mano e un boccale di birra nell'altra, nel suo studio di Washington, DC

"New Woman” era un concetto femminista che, nonostante fosse stato teorizzato alla fine del 19esimo secolo, raggiunse il suo picco di popolarità nel 20esimo secolo.

La New Woman lottava per la sua indipendenza ed equità, e desiderava avere i suoi interessi, non dettati o imposti dalle norme sociali.

Il concetto della New Woman consisteva in una donna che non aveva bisogno di un marito che si dovesse prendere cura di lei a livello finanziario e che non aveva bisogno di fare affidamento su un matrimonio per sopravvivere ed avere una vita degna di essere vissuta.

Questo archetipo si opponeva chiaramente a quello dell’Angelo del Focolare, che invece prosperava nel 19esimo secolo. Il secondo lodava valori familiari tradizionali, castità e purezza. La figura femminile era più vicina ad un accessorio per un uomo rispettabile e sistemato, ed il suo ruolo era esclusivamente quello di una casalinga, una madre o una signora, senza soldi suoi e nessuna autonomia per quanto riguardava la sua vita.

La storia di Judith Shakespeare

L’idea della New Woman che superava la moralità vittoriana scatenò l’interesse dell’ambito letterario e filosofico. Virginia Woolf fu una delle figure più di spicco che venne sia ispirata che ispirò il movimento femminista.

Ritratto dipinto di lana vergine davanti a uno sfondo verde che indossa un cardigan verde

Saggista, romanziera e attivista inglese, Virginia Woolf è conosciuta principalmente per la sua influenza nell’era Modernista della letteratura. È diventata un’icona femminista e della comunità LGBTQ+ in tutto il mondo.

Il suo saggio più importante, Una Stanza Tutta per Sé, esplora temi come l'ingiustizia sociale, la mancanza di libertà di espressione femminile, e quello che le donne dovevano affrontare nell’ambito letterario, nonostante la scrittura stesse diventando sempre più accessibile per chi volesse approcciarvisi.

Articolo di giornale spagnolo sul saggio di Virginia Woolf: Tre Ghinee. Il suo ritratto si trova sul lato destro dell'articolo.

In una sezione di questo saggio lungo, Woolf crea un personaggio fittizio: Judith Shakespeare. Ha lo stesso livello di istruzione del fratello William, ha altrettanto talento e voglia di scrivere. Al contrario di William però, Judith è legata ai suoi doveri in quanto donna imposti dalla società, che la lega inevitabilmente alla figura dell’”Angelo del Focolare” di cui abbiamo parlato in precedenza.

Judith riesce a malapena a “scribacchiare qualche pagina”, e quando lo fa, si premura di “dargli fuoco” per non essere scoperta.

Judith è un’avida lettrice, ma viene costantemente interrotta dai suoi genitori, che le impongono di tornare ad occuparsi dei suoi doveri in casa e alle attività ritenute adatti ad una signorina.

Le avrebbero parlato in maniera tagliente ma gentile, giacché erano persone agiate che conoscevano le condizioni di vita di una donna e che amavano la loro figlia – probabilmente [la figlia] era la luce degli occhi di suo padre.

I genitori di Judith non sono sempre dipinti in cattiva luce, né sono i diretti oppressori della figlia: semplicemente, si comportano come gente del loro tempo, seguendo gli standard ed i valori a cui loro stessi erano stati educati.

L’eroina di Woolf cresce e scappa di casa per evitare il matrimonio. Prova ad essere assunta in un teatro, ma viene rifiutata e ridicolizzata da ogni uomo che incontra, infrangendo il suo sogno di diventare attrice o scrittrice.

Successivamente, Judith incontra un attore e manager che la inganna, dicendole che la aiuterà e che verrà riconosciuta come un genio, esattamente come suo fratello. Rimarrà incinta di quest’uomo, e alla fine si ucciderà.

Judith non può fuggire da questo mondo patriarcale: inizialmente lo vive attraverso la sua infanzia e la sua famiglia, e successivamente anche nella sua ricerca della libertà. Le uniche scelte di vita che Judith ha sono sempre e comunque controllate dagli uomini in qualche modo.

Donne sconosciute e la loro liberazione

Woolf riconosce che ci sono sempre state donne geniali e brillanti che sarebbero potute essere scrittrici, scienziate, atlete, eccetera. L’unica ragione per cui non ci sono testimonianze a riguardo è perché le donne (nel suo tempo) venivano limitate, sia socialmente che fisicamente, dal raggiungere le loro aspirazioni e obiettivi.

L’unica soluzione a queste ingiustizie sociali, secondo Woolf, è per la donna moderna di avere ‘una stanza tutta per sé’. Questa metafora racchiude in sé tutta l’essenza del saggio: quello che serve ad una donna per avere successo e raggiungere i suoi obiettivi è avere la propria indipendenza. Ella deve avere una stanza con “una chiave ed una serratura” e deve avere i suoi soldi per non dipendere finanziariamente da nessuno. Tutto questo consisteva nell’ideale della “New Woman”.


Traduzione : Susanna Capannini