Dall'invenzione di un cartografo londinese ai campionati di puzzle
Da secoli i puzzle sono un intrattenimento molto amato, affascinando grandi e piccini in tutto il mondo. Scopriamo la sua storia, dalle origini ai tempi del Settecento fino ai giorni nostri.
Perché sono stati inventati i primi puzzle?
Le origini del puzzle risalgono al Settecento.
I cartografi europei incidevano le loro mappe sul legno per poi tagliarlo in piccoli pezzi, creando così attività ludiche per insegnare la geografia. I puzzle erano quindi destinati ai bambini e utilizzati per apprendere in maniera divertente e interattiva.
Pare che sia stato il cartografo londinese John Spilsbury a creare e mettere in commercio il primo puzzle. Negli anni Sessanta del Settecento, Spilsbury vendeva dei puzzle con le mappe del mondo. Queste venivano tagliate in pezzi di legno in corrispondenza dei confini dei paesi. Per questo all'epoca venivano chiamate "mappe sezionate".
Come si sono evoluti i puzzle nel tempo?
Nel corso del tempo, si è passati dalle raffigurazioni di mappe ai dipinti, poi alle scene bibliche e successivamente a paesaggi ed altre raffigurazioni.
Inizialmente, trattandosi di materiale in legno e realizzato a mano, il puzzle era considerato un oggetto di lusso e uno strumento educativo. I puzzle su cartone apparvero, invece, per la prima volta all'inizio dell'Ottocento, ma in un primo momento non riscossero particolare successo, in quanto sia i produttori che i clienti li consideravano di scarsa qualità.
Nel corso dell’Ottocento, le innovazioni industriali favorirono un aumento della produzione dei puzzle su larga scala.
Nel 1855 venne inventato il seghetto alternativo, una sega verticale in grado di muoversi avanti e indietro e di ritagliare forme intricate. Era conosciuto anche come “ seghetto ” o “ sega a nastro ”.
È difficile stabilire con esattezza il periodo, ma probabilmente intorno al 1880, il termine " jigsaw " (" seghetto " in inglese) iniziò a essere associato ai puzzle (nel mondo anglosassone), prendendo il nome dallo strumento usato per realizzarli. Si ritiene che il termine "puzzle" risalga piuttosto ai primi anni del Novecento.
Come si sono diffusi i puzzle?
All'inizio del Novecento, i puzzle venivano prodotti sia su legno che su cartone.
Nei decenni successivi, il cartone divenne il materiale più diffuso, il che li rese più popolari ed economicamente accessibili. Inoltre, acquisirono nuove caratteristiche, come la particolarità di avere incastri più complessi.
Negli anni ‘80 dell'Ottocento furono fondate due aziende che divennero leader nel mercato dei puzzle.
Nel 1883, nel Massachusetts, venne fondata l'azienda americana Parker Brothers, che inventò il gioco del Monopoli, e che commercializzò il suo primo puzzle nel 1887.
Nel 1883 nacque un'altra azienda in Germania, la Ravensburger, che iniziò a produrre puzzle negli anni Sessanta. Oggi, invece, è l’azienda con il maggior numero di produzioni di puzzle in tutta Europa.
Entro gli anni '30 del Novecento, le aziende utilizzavano i puzzle persino come strumento di marketing, regalandoli in omaggio ai clienti insieme ai prodotti che acquistavano.
In particolare, nel periodo di crisi economica degli anni '30, i puzzle divennero una forma d’intrattenimento molto diffusa e a prezzi accessibili.
Da allora, il puzzle è sempre rimasto un passatempo molto piacevole. In particolare, durante la pandemia di CoVid-19, i puzzle sono diventati un diversivo ideale per scacciare il tempo durante la quarantena.
I tornei di puzzle
Mentre la maggior parte delle persone si dedica ai puzzle per rilassarsi e lasciarsi ispirare da splendidi dipinti, alcuni prendono la cosa molto più seriamente e trasformano il puzzle in una vera e propria competizione.
Dal 2019, a Valladolid, in Spagna, si tengono i Campionati Mondiali di Puzzle, dove i giocatori possono sfidarsi a squadre o fare gare individuali.
Il primo campionato ha visto la partecipazione di oltre 1.000 concorrenti provenienti da 40 Paesi, con l’obiettivo di riuscire a completare un puzzle nel più breve tempo possibile. Nel 2023, il vincitore della competizione individuale Alejandro Clemente León ha completato un puzzle di 500 pezzi in meno di un minuto!
Ora che conoscete la storia dei puzzle, che ne dite di iniziarne uno?
Traduzioni: Angelica Giallombardo, Fondazione Europeana