Un capolavoro di architettura domestica di Charles Rennie Mackintosh e Margaret Macdonald Mackintosh nella Scozia occidentale
Nel 1902, al culmine della sua carriera, il famoso architetto scozzese Charles Rennie Mackintosh (1868-1928) fu incaricato di progettare una casa per la famiglia dell'editore Walter Blackie (1860-1953) a Helensburgh, una città situata a circa 50 km da Glasgow.
Il progetto coinvolse anche la moglie di Mackintosh, Margaret Macdonald Mackintosh (1864-1933), un'artista affermata e una designer d'interni, dotata di talento e di esperienza con diversi materiali e lavori artigianali.
Walter Blackie aveva apprezzato il lavoro di Charles alla Glasgow School of Art, l'edificio pubblico per il quale è forse più conosciuto. In due occasioni, tra il biennio 1897-1899 e il biennio 1907-1909, progettò un nuovo edificio per ospitare la scuola.
Oggi la Glasgow School of Art è considerata una delle migliori università europee per lo studio delle arti visive. Purtroppo, ha subito gravi danni a causa di un incendio nel 2014 e nel 2018.
Sia Charles che Margaret lavoravano nell'ambito dell’Art Nouveau che in Scozia era chiamato Glasgow Style. Probabilmente i due rappresentavano la coppia perfetta per questo "progetto d'arte a tutto tondo", che comprendeva sia il design degli esterni che degli interni.
Diamo un'occhiata più da vicino al capolavoro d’architettura domestica di Mackintosh: La Hill House.
Come è stata costruita la Hill House?
Sembra che Walter Blackie avesse le idee chiare sull'esterno della casa, quando disse a Charles: ' ...grey roughcast for the walls, and slate for the roof; and that any architectural effect sought should be secured by the massing of the parts rather than by adventitious ornamentation. ’ ("... un mattone grezzo grigio per le pareti e ardesia per il tetto; e ogni effetto architettonico deve essere riprodotto dall'assemblaggio delle parti, piuttosto che da ornamenti supplementari").
Dal momento che la casa sarebbe stata progettata dall'interno, Charles voleva conoscere le esigenze della famiglia Blackie. Per questo visse con loro per qualche giorno.
La Hill House è costruita in pietra arenaria, materiale tipico della zona, e con un intonaco grezzo, che le conferisce un aspetto di severa semplicità.
Le pareti massicce e il design della casa sembrano richiamare lo stile baronale scozzese. Ad esempio, si dice che alcuni dettagli della Casa sulla Collina sono simili ad alcune parti del castello scozzese di Crathes, che risale al XVI secolo.
Quali stili architettonici sono stati scelti per la Hill House?
Mackintosh abbracciò anche l'architettura vernacolare. All'inizio degli anni '90 del XIX secolo, trascorse diverse estati nelle Cotswolds, in Inghilterra, dove realizzò alcuni schizzi di edifici di questo tipo. Gli piaceva la semplicità senza fronzoli, l’importanza data alla funzionalità di ogni elemento presente nell’edificio e il rapporto con l'ambiente domestico.
Mackintosh continuò il suo progetto aggiungendo elementi architettonici di diverse misure, rendendo l'edificio asimmetrico con tetti slivellati e di forme disuguali. Nei progetti precedenti di Mackintosh, le forme organiche, come i cerchi e le curve, erano elementi predominanti. Invece, nella Casa sulla Collina, la priorità assoluta è data a quadrati e rettangoli.
Pensiamo alle finestre, ad esempio: La Casa ha 58 finestre asimmetriche di circa 40 modelli diversi! Presentano molte differenze tra di loro, ma tutte hanno una forma geometrica.
Il fascino di Mackintosh per queste forme ricorre anche all'interno della casa, con tappeti quadrati che guidano il visitatore lungo il percorso al suo interno. Ciò indica che Mackintosh non escludeva una funzione rispetto ad un'altra quando progettava. Non si limitava a realizzare disegni geometrici a scopo decorativo, ma affidava loro anche una funzione.
Come sono stati progettati gli interni della Hill House?
Lo stile all'avanguardia di Charles e Margaret è costantemente presente negli interni dell'edificio. Le forme femminili e maschili e le combinazioni dei colori variano in ogni stanza in base alle funzionalità dell’ambiente.
Le pareti sono per lo più bianche, alcune decorate con delicati motivi a stencil in rosa, verde, grigio e argento. Un motivo ricorrente è la rosa geometrica.
La sala appare sobria, con una cornice rettilinea in legno scuro. Questa conduce poi a un salotto più chiaro e luminoso.
Qui i Mackintoshes hanno scelto di creare tre zone diverse, ognuna per un'attività specifica. Un po’ quello che tutti noi vorremmo nelle nostre case, come una cucina open space che funge anche da sala da pranzo e da comodo salotto.
Nel salotto della Hill House c’è un angolo musica, un posto dove poter prendere il sole e un cantuccio per stare al caldo durante l'inverno. Al centro della stanza è stato posto un grande tappeto a quadretti, probabilmente per arredare ulteriormente la stanza.
La stanza include anche un caminetto. Sopra la mensola del camino possiamo osservare un’opera in gesso di Margaret Macdonald Mackintosh realizzata in loco: The Sleeping Princess (La bella addormentata). Il gesso è una tecnica che prevede l'utilizzo di una miscela particolare per preparare una superficie gessata alla pittura. Margaret la usava spesso nelle sue opere.
Entrando nella camera da letto principale possiamo notare due pannelli a specchio in lino e seta ricamati su entrambi i lati del letto e disegnati da Margaret, così come i copriletti. Qui troviamo anche l'iconica sedia nera con 'ladder-back chair' (schienale a scaletta) di Charles. È più un pezzo da collezione che una vera e propria sedia da salotto, ma è anche un comodo appoggio per i vestiti prima di mettersi a letto.
Charles e Margaret hanno realizzato su misura quasi tutti i mobili, le lampade, i tessuti e gli oggetti decorativi per la Casa. Le lampade, in particolare, soprattutto quelle che pendono dai soffitti, hanno un valore esteticamente unico. Il design, infatti, combina lo stile Glasgow con elementi giapponesi.
La Hill House è una vera casa.
La famiglia Blackie si trasferì lì nel 1904.
Quando i Mackintoshes la consgnarono, Charles disse: "Ecco la casa. Non è una villa italiana, una villa inglese, uno chalet svizzero o un castello scozzese. È una vera e propria abitazione" ('Here is the house. It’s not an Italian Villa, an English Mansion House, a Swiss Chalet, or a Scotch Castle. It is a Dwelling House.'). Walter Blackie e la sua famiglia ci vissero per quasi 50 anni.
Nel corso degli anni, l'edificio ha subito gravi danni. Situata nella parte occidentale della Scozia, la Hill House è stata esposta alle intemperie.
Dal 1982, il National Trust for Scotland (NTS) è responsabile della dimora e sta facendo di tutto per preservarla. Durante questi importanti lavori, la Hill House continua ad ospitare nuovi visitatori.
Ulteriori approfondimenti
- Alan Crawford, 1995, Charles Rennie Mackintosh, Londra: Thames & Hudson Ltd
- Jackie Cooper (a cura di), 1984, Mackintosh Architecture. The Complete Buildings and Selected Projects, Londra: Academy Editions
- Jude Burkhauser (a cura di), 1990, Glasgow Girls. Women in art and design 1880-1920, Edimburgo: Canongate Publishing Limited
- Jan Torsten Ahlstrand, 1976, Arkitekturtermer, Lund: Studentlitteratur (Un dizionario di termini di architettura in quattro lingue)
- Sito web della Hill House
- Sito web dell'architettura Mackintosh
Traduzioni: Angelica Giallombardo, Fondazione Europeana