fotografia in bianco e nero di Mont Saint Michel.
Storia

Luoghi di culto dedicati a San Michele in Europa

7 siti in Europa dedicati a San Michele

C’è una ley line che connette i luoghi di culto dedicati a San Michele?

di
Luisa Pessina (PHOTOCONSORTIUM)
Susanna Capannini (si apre in una nuova finestra) (PHOTOCONSORTIUM)

Molte chiese in Europa sono dedicate a San Michele.

Chi era San Michele?

San Michele è il patrono di moltissimi paesi, città e categorie di persone, come soccorritori, paracadutisti, i morti, eccetera. È anche una figura presente in molte religioni, come il Cattolicesimo, l’Ortodossia, il Protestantesimo, l’Islam, e l’Ebraismo.

Nella cultura cristiana, San Michele è spesso rappresentato mentre tiene una bilancia, simbolo di pace ed equilibrio, e una spada, che rappresenta il potere del cambiamento e liberazione, ma anche la capacità di distinguere il bene dal male.

icona di San Michele, che tiene in mano una bilancia e una spada.

La teoria delle ‘ley lines’ suppone che la Terra sia attraversata da delle linee ‘spirituali’, che hanno significato religioso e sono portatrici di energia soprannaturale. Si dice che queste ley lines connettano molti dei santuari dedicati a San Michele, e che il loro allineamento non sia casuale, ma uno schema divino disposto da forze soprannaturali.

Nonostante la loro crescente popolarità, questa teoria è considerata pseudoscientifica, e non è stata confermata da nessuna fonte affidabile, dato che non è mai stata raccolta alcuna prova scientifica che indica che l’allineamento sia stato intenzionale.

Connettendo i luoghi di culto attraverso l’Europa, la linea che si ottiene ricorda quella di una spada. In questo blog, si esploreranno sette siti che potrebbero essere connessi tra loro dalla ‘Spada di San Michele’.

particolare di un soffitto dipinto di una chiesa, una scena con San Michele che uccide un drago.

Skellig Michael, Irlanda

Skellig Michael è una falesia a doppia punta situata nel mare del Sud-Est irlandese.

Il monastero Gaelico Cristiano è stato fondato tra il sesto e l’ottavo secolo DC, ed è stato abitato fino alla fine del 12esimo o inizio del 13esimo secolo nonostante la sua posizione inospitale e terreno accidentato. Il monastero contiene celle, un cimitero, un oratorio e una chiesa dedicata a San Michele, che risale al 10mo o primi anni dell’11esimo secolo.

fotografia in bianco e nero, un faro su una scogliera in riva al mare, fotografato dall'alto.

Ad oggi, la chiesa è per la maggior parte crollata. Negli anni 20 del 1900 furono costruiti due fari sulla parte dell’isola che dà sull’Atlantico. La chiesa adesso contiene una tomba per i membri della famiglia di uno dei guardiani del Faro.

St Michael’s Mount, Regno Unito

St. Michael’s Mount è un’isola tidale in Cornovaglia, Inghilterra. È storicamente considerata la controparte inglese di Mont-Saint-Michel in Normandia, anch’essa un’isola tidale con una forma conica simile.

fotografia a colori del Monte San Michele.

La cappella di San Michele risale al 1135 ed è stata ricostruita nel 15esimo secolo. Un’antica leggenda racconta che l’Arcangelo Michele apparve sul monte ai pescatori del luogo nel 5nto secolo. La cappella è ancora aperta, ed oggi serve l’Ordine di St John.

Durante i primi anni del 18esimo secolo, St Michael Mount divenne un importante porto. Nel 19esimo secolo la popolazione raggiunse il suo picco, e la comunità rimase attiva fino al 152, quando il porto di Penzance venne migliorato, marcando il declino del villaggio di St Michael Mount e la demolizione di molti edifici.

Ad oggi è possibile visitare sia l’isola che la cappella, ma anche la ferrovia sotterranea e il castello fortificato, abitato dalla famiglia St Aubyn dal 15esimo secolo, dove sono conservati una moltitudine di oggetti di valore storico, tra cui un’armatura da Samurai, una statua di San Michele che dà la grazia al diavolo ai suoi piedi e un gatto mummificato.

fotografia in bianco e nero di una chiesa circondata da alberi spogli.

Mont Saint-Michel, Francia

Mont Saint-Michel nel nord della Francia è l'isola tidale gemella di St Michael’s Mount in Cornovaglia. La baia in cui si staglia l’isola, con le sue correnti, lo rende il sito turistico più popolare di tutta la Normandia, uno dei primi in tutta la Francia.

fotografia in bianco e nero di Mont Saint Michel.

Secondo la leggenda, l’Arcangelo Michele apparve a San Aubert, vescovo di Avranches, nel 709 richiedendo che gli fosse costruita una chiesa sull’isola. Tuttavia, il vescovo ignorò la richiesta finché San Michele usò il suo indice per fare un buco nel cranio del vescovo: egli sopravvisse e costruì la chiesa. Il cranio bucato di San Aubert è conservato nella cattedrale di Avranches, in Normandia.

Mont Saint-Michel è uno nella top tre dei più popolari luoghi di culto dedicati a San Michele, ed è una delle destinazioni di pellegrinaggio Cristiane in Europa.

fotografia in bianco e nero dell'interno di una chiesa con alte pareti in mattoni.

Sacra di San Michele, Italia

La Sacra di San Michele svetta nella Valle di Susa, nel Nord Italia. A causa della sua posizione sopraelevata, il sito ha storicamente ospitato fortificazioni delle varie popolazioni che hanno abitato la zona.

fotografia in bianco e nero, un edificio ecclesiastico simile a un castello.

Intorno all’anno 900, il Conte Ugo di Montboissier si è recato in pellegrinaggio a Roma per chiedere indulgenza al Papa. Il Papa, per espiare le sue colpe, gli ha dato una scelta : andare in esilio per sette anni o finanziare la costruzione di un’abbazia. Allora, tra il 983 e il 987, il Conte ha costruito la Sacra di San Michele, che è stata poi abitata da monaci benedettini.

Dopo sei secoli di vita monastica, la Sacra è stata abbandonata per duecento anni, fino al 1836, quando il re Carlo Alberto di Savoia ha dato il via alla sua ristrutturazione, riportandola alla gloria passata. Oggi la Sacra ospita 16 sarcofagi contenenti le spoglie dei membri della casa dei Savoia, ognuno pesante 5 tonnellate. Il sito è al momento soggetto a iniziative di salvaguardia e restauro.

fotografia dell'interno di una chiesa con scale che salgono verso un portale ad arco.

Santuario di San Michele Arcangelo, Italia

Questo sito nel Sud Italia è stato venerato fin dall’anno 490.

fotografia dell'interno di una chiesa, file di sedili davanti a grandi archi.

È stato costruito sopra la grotta dove, secondo la leggenda, San Michele è apparso per la prima volta nella regione. Dal VII secolo in poi, l’area è diventata di dominio lombardo. Il culto di San Michele si è allora sviluppato qui in un contesto di religione arcaica e influenza norrena, attribuendo all’Arcangelo Michele caratteristiche guerriere simili a quelle associate a Odino, il dio germanico della guerra, guida per l’oltretomba e protettore di uomini e guerrieri.

Il santuario comprende la grotta naturale e un complesso di vari edifici costruiti dalle diverse popolazioni nei secoli. È un sito popolare sia per i pellegrini religiosi, sia per i turisti.

Monastero dell’Arcangelo Michele di Panormitis, Grecia

Sull’isola di Symi, di fronte a una spiaggia di sabbia bianca, sorge un monastero con una torre barocca visibile anche al largo. La data esatta di costruzione è sconosciuta, ma si aggira probabilmente intorno al 450 d.C., nel sito dove si trovava un tempio di Apollo. Nel tempo la struttura è stata modificata ed espansa. Gli esterni hanno visto un’opera di ristrutturazione di influenza veneziana e la torre è stata aggiunta nel 1911.

illustrazione che mostra un monastero in montagna con la visione di San Michele in alto, in piedi su un corpo disteso.

Questo monastero greco ortodosso è dedicato a San Michele di Panormitis, patrono dell’isola e protettore dei marinai in tutto il Dodecaneso.

Dentro il monastero si trova un’icona di San Michele, reputata miracolosa. Secondo la leggenda, l’icona è apparsa miracolosamente nel monastero e, dopo essere stata rubata, è riapparsa al suo posto.

Monastero di Stella Maris, Israele

Incastonato sul Monte Carmelo, vicino Haifa, questo sito storico incanta le popolazioni fin dai tempi antichi.

La prima menzione del Monte Carmelo risale a registri egiziani del XIV secolo a.C. che attestano la conquista della zona da parte del faraone Thutmose III. Il fascino di questa montagna sacra ha attirato un gruppo di devoti eremiti che hanno costruito qui un monastero, dedicandolo all’Arcangelo Michele.

fotografia in bianco e nero dell'edificio di un monastero.

Oggi è famoso per la sua cappella, un luogo di profonda tranquillità e riflessione. Sotto l’altare si trova la grotta dove si crede il profeta Elia abbia vissuto.

Nel XII secolo, i crociati, riconoscendo l’importanza strategica del sito, hanno fortificato il monastero per servire l’ordine Carmelita. I carmeliti si sono estesi fondando un altro santuario sulla punta a sud del Monte Carmelo e un altro nel Wadi es-Siah, di cui adesso rimangono solo rovine.