Bambi è una storia molto amata che ha intrattenuto diverse generazioni per decenni. Sebbene il racconto della vita del cerbiatto sia stato apprezzato da generazioni, molti non conoscono il nome del suo autore.
Felix Salten era un autore ebreo nato a Budapest, la cui opera appariva notevolmente diversa dalla dolce immagine con cui oggi conosciamo Bambi.
Chi era Felix Salten, l'autore di Bambi?
Nato il 6 settembre 1869 con il nome di Siegmund Salzmann, la sua famiglia si trasferì a Vienna quando aveva solo quattro settimane. Da adolescente, Salzmann dovette abbandonare la scuola a causa delle difficoltà economiche della famiglia. Iniziò a lavorare per una compagnia di assicurazioni, dedicandosi nel frattempo alla scrittura.
La sua prima pubblicazione risale al 1889, quando il suo poema fu inserito in una rivista letteraria, scritto con il nome di Felix Salten.
Nel 1890 viene pubblicata la sua prima novella. Nel 1900 pubblicò la sua prima raccolta di racconti. Nei decenni a cavallo del secolo, Salten fu un autore prolifico. Scrisse e diresse giornali, riviste e periodici. Ha scritto articoli, opere teatrali, romanzi, sceneggiature cinematografiche e saggi.
Nel 1910 era considerato uno dei migliori giornalisti, drammaturghi e romanzieri austriaci.
Nonostante le sue numerose pubblicazioni, solo una sembra attirare maggiormente l’attenzione.
Di cosa parla Bambi?
Il romanzo Bambi, una vita nel bosco (Bambi. Eine Lebensgeschichte aus dem Walde) fu pubblicato come libro nel 1923.
Segue le vicende di un cerbiatto che incespica tra le complessità della foresta fino alla vecchiaia. Il romanzo apre conversazioni sulla natura, sugli esseri umani e sul delicato equilibrio che intercorre tra loro.
È spesso considerato uno dei primi romanzi ambientalisti e può essere letto anche come un'allegoria della vita ebraica in Europa. È interessante notare che, nonostante la figura del cacciatore sia un antagonista del romanzo, Salten stesso era appassionato di caccia.
Il romanzo era stato pubblicato a puntate su un giornale nel 1922 e Salten lo considerava un racconto per adulti.
Nel 1928, lo scrittore americano Whittaker Chambers pubblicò una traduzione in inglese del romanzo. Egli aveva una comprensione limitata del tedesco austriaco, per cui molte frasi e modi di dire furono tradotti in modo errato. A causa di questi cambiamenti si perse il significato più profondo del romanzo, che assunse un tono più attenuato.
Ciononostante, la traduzione riscosse un enorme successo e divenne un bestseller. Dalla sua pubblicazione sono nate più di 200 edizioni del romanzo.
Come il Bambi di Felix Salten è diventato un film
Nel 1933, Salten vendette i diritti cinematografici per 1.000 dollari a un regista americano, che in seguito li trasferì alla Walt Disney Company.
Bambi uscì come film d’animazione per le famiglie con simpatici animaletti del bosco nel 1942. Sebbene la trama si rifaccia in parte al romanzo originale, è in generale più attenuata e meno violenta.
Al momento dell'uscita del film, la vita di Salten cambiò drasticamente.
L'ascesa del partito nazista, dopo l'annessione dell'Austria nel 1938, impose grandi limiti alla vita degli abrei a Vienna. I libri di Salten furono messi al bando dalla Germania nazista nel 1936, ma a lui furono risparmiate molte delle restrizioni più dure, forse grazie alla sua fama internazionale.
Le opinioni politiche di Salten erano complesse e difficili da classificare. Sostenne l'Austro-Ungheria durante la Prima Guerra Mondiale; in seguito, sostenne i partiti radicali, sociali e democratici, il sionismo e favorì persino alcune posizioni del governo autoritario austriaco.
Salten si trasferì a Zurigo, in Svizzera, con la moglie nel febbraio 1939, raggiungendo i figli ormai adulti. Aveva ottenuto un visto con la condizione di non poter lavorare come giornalista. Salten morì a Zurigo nell'ottobre 1945 ed è sepolto nel cimitero ebraico Unterer Friesenberg della città.
Oggi, Bambi è l'unica opera di Salten ancora in stampa, a riprova del fatto che questa storia - sia nell'originale tedesco che nelle numerose traduzioni o nella trasposizione animata - ha conquistato i cuori e la mente di intere generazioni.
Traduzioni: Angelica Giallombardo, Fondazione Europeana