- Mostra: Il Colosso di Leonardo da Vinci
- Due differenti metodi di fusione
Inizialmente Leonardo pensava di fondere il cavallo con la forma posizionata alla rovescia nella fossa di fusione. In questo modo la forma poteva essere riempita posizionando una serie di canali lungo la parte centrale, nei punti più alti del profilo del cavallo, e usando le gambe come ciminiere per lo sfogo dei gas prodotti durante la colata.
Metodo di fusione verticale
Il Foglio 149v del Codice di Madrid II raffigura un sistema di fonderia con quattro forni a riverbero, due con camere di fusione a cupola semisferica e due a cupola semicilindrica. In alto a destra è presente il disegno in pianta del cavallo sul quale è disegnata un’apertura per accedere all'interno del getto una volta eseguita la fusione. In una nota Leonardo descrive le cerniere per lo sportello che, nelle sue intenzioni, dovevano essere realizzate direttamente con la fusione. In basso è riprodotta la sezione verticale della fossa di fusione nella quale il cavallo è rappresentato ribaltato con le zampe verso l’alto e sono segnate anche le linee che rappresentano i canali di fusione.
Metodo di fusione orizzontale
In una nota datata “A dì 20 di dicienbre 1493” Leonardo afferma che il solo modo di fondere il cavallo è di effettuare la colata in orizzontale. Leonardo aveva scoperto che il livello della falda freatica nel territorio di Milano era ad una profondità di cinque metri, il che avrebbe reso impossibile posizionare la forma di fusione in verticale senza che questa venisse in contatto con l’acqua, mettendo così in serio pericolo l'esito della colata. Nello stesso foglio è presente anche un disegno del cavallo adagiato su un fianco, attorno al quale è mostrata una prima ipotesi di numero e posizionamento delle fornaci lungo il bordo della fossa.