Persone in viaggio
Astri nascenti
Sul palco e sullo schermo
Sul palco e sullo schermo
Come l'arte, anche la cultura popolare presenta notevoli segni delle migrazioni: Molti personaggi famosi della musica, del cinema e dell'intrattenimento hanno viaggiato e si sono trasferiti in altri paesi.
Negli anni 1930, Hollywood era la meta degli aspiranti attori da tutto il mondo, ma pochi ebbero il successo travolgente di Greta Garbo.
Greta Lovisa Gustafsson era figlia di operai e crebbe in un quartiere povero di Stoccolma. Dopo gli studi teatrali e il primo grande ruolo in Svezia, il regista Mauritz Stiller le cambiò il cognome in «Garbo» e le procurò un contratto con la Metro-Goldwyn-Mayer. A Hollywood, il fascino etereo e misterioso di Greta conquistò il cuore di produttori e pubblico: divenne una delle stelle più glamour dell'epoca, adorata per i ruoli eroici e talvolta scandalosi (Mata Hari, 1931; Queen Christina, 1933). Dopo alcuni decenni di carriera, la Garbo si ritirò dalle scene e si trasferì a New York, dove è morta nel 1990.
Il regista polacco Krzysztof Kieślowski era anch'egli un nome conosciuto nell'industria cinematografica. Non sapendosi immaginare confinato in qualsivoglia categoria, Kieślowski comprese che era destinato ad emigrare e a viaggiare. Durante la sua infanzia, la sua famiglia si era trasferita nella Polonia orientale a causa dei problemi di salute del padre e della minaccia della seconda guerra mondiale. I suoi ultimi anni da regista sono altrettanto importanti in tema di migrazione, poiché le sue attività artistiche degli anni 1980-90 si svolsero principalmente in Francia. Le frontiere e i frequenti trasferimenti non hanno avuto ripercussioni sulla quella che era la sua missione: realizzare eccellenti film di vita quotidiana in un’assoluta libertà artistica.
Col suo sorriso abbagliante, i penetranti occhi neri, i capelli ben pettinati e l'abito alla moda, quest'uomo trasuda glamour e fascino da star – qualcosa che ricorda l'icona del cinema muto dell'inizio del XX secolo Rodolfo Valentino; ma Carlos Gardel è stato per suo conto un artista di fama mondiale.
Nato a Tolosa (Francia) da una lavandaia nubile, Charles Romuald Gardès fu da subito biasimato poiché figlio di una ragazza madre.
In cerca di una vita migliore, i due si imbarcarono sulla SS Don Pedro verso Buenos Aires all’inizio del 1893. Là, 'Carlos' riuscì presto a trasformare il suo talento musicale in una carriera di successo, ottenendo la fama nazionale grazie alle sue tango-cancións. La sua versione de Mi noche triste vendette non meno di 10.000 copie e le tournée in America Latina e Europa gli assicurarono anche un contratto cinematografico con la Paramount: ancora oggi si possono scoprire le doti canore e il look accattivante di Carlos in Cuesta abajo (1934) e El día que me quieras (1935).
Inez Lauder Maclaren lasciò il suo Paese, la Scozia, in cerca di fortuna e fama negli Stati Uniti. Desiderando una carriera come artista musicale, mosse i primi passi nella sua nuova città, Chicago; ma fu la Spagna a diventare la culla dei suoi più grandi successi: soprannominata 'La Yanqui' per il suo accento anglo-americano, Inez riuscì a cavalcare l'onda di tutto ciò che era americano. Al diffondersi del nuovo sound del jazz, molti locali notturni furono aperti in Europa: nightclub di lusso con smoking e champagne obbligatori. Spinta dalla popolarità del cinema, che diffondeva lo 'stile di vita americano', La Yanqui da semplice ragazza scozzese divenne una stella internazionale del varietà.